

Aperitivi virtuali, didattica a distanza e gruppi di sostegno on line: anche Pugno Aperto si reinventa per la pandemia. Tutte le attività della cooperativa, durante il lockdown e la cosiddetta “fase 2”, non si sono affatto fermate. “Le esigenze delle famiglie non sono sparite – spiega Ottavia Foiadelli, operatrice che segue da vicino le Quattro Torri di Zingonia – anzi. Alcune sono cambiate, altre sono rimaste inalterate, tante sono nate ex novo. Quello che abbiamo cercato di fare in queste settimane è stato soprattutto non perdere la rete di contatti creata sul territorio, in particolare con i più giovani. Durante la prima fase ci siamo organizzati per tenere ingaggiate tutte le famiglie portando avanti, anche se in modo virtuale, più attività possibili. Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i Servizi Sociali e con le scuole, per contattare non solo le persone che già conoscevamo ma anche nuove famiglie”.
Abbiamo trasformato l’appuntamento settimanale in un momento di confronto e mutuo supporto
Certo, non è stato come al solito. Molte attività sono cambiate non solo nelle modalità di fruizione ma anche nei contenuti. Come il gruppo della scuola femminile di italiano, diventato un vero e proprio sportello di ascolto e aiuto sulle difficoltà legate alla complessa gestione familiare in questo momento così particolare. “Abbiamo momentaneamente abbandonato le lezioni vere e proprie e trasformato l’appuntamento settimanale, che ora è on line, in un momento di confronto e mutuo supporto, ovviamente rigorosamente in lingua italiana, sulla didattica on line, sui buoni spesa e i bonus fiscali, sulla prevenzione del virus ma anche su come affrontare il ricovero in ospedale di un parente, ad esempio”.
Inalterati invece i servizi per i bambini come lo spazio compiti della portineria, che continua a proporre anche se on line laboratori esperienziali per il riciclo, e il Fuoriclasse, i cui volontari tramite pc aiutano i ragazzi suddivisi in piccoli gruppi di tre a svolgere i propri compiti. E per i più grandicelli prosegue, anche se in forma ridotta, il progetto di “A Beautiful Wave”, con aperitivi virtuali, esercizi on line per chi fa teatro e momenti di incontro e condivisione, anche se a distanza. Più difficile, se non impossibile, mantenere acuni laboratori, uno su tutti quello del basket, tra i più apprezzati tra tutte le attività proposte. Difficile anche la gestione degli orti, con gli ortaioli bloccati lontani dalle proprie amate piantine “Ci stiamo organizzando per capire se, scaglionati e con le dovute precauzioni, gli ortaioli possano andare a curare i propri appezzamenti in orari predefiniti, uno alla volta o, in alternativa, se sia possibile che una persona sola si occupi almeno di innaffiare le coltivazioni di tutti, per non dover ripartire completamente da zero”.
Quest’estate non ci sarà il Cre, ma stiamo lavorando con la Parrocchia una soluzione.
Mentre Pugno Aperto si reinventa per queste settimane di chiusura gli operatori pensano anche al futuro, soprattutto a quello imminente. “Quest’estate non ci sarà il Cre – spiega Ottavia – ma stiamo cercando con la Parrocchia una soluzione per poter proporre delle microesperienze per i bambini, magari nei cortili, coinvolgendo piccoli gruppi di ragazzi per volta, ma senza lasciare indietro nessuno”.