Robur e Zingonia: una storia d’amore lunga oltre 40 anni

robur

Robur e Zingonia: una storia d'amore lunga oltre 40 anni

Quella tra la Robur e Zingonia è una storia che va molto oltre la classica storia di un’industria, per quanto fiorente, e il suo territorio. Quella tra la Robur e Zingonia è una storia che parla di amore, di famiglia, di duro lavoro e di speranza. A raccontarla, in occasione della consegna delle borse di studio 2019 del Comune di Verdellino, la fondatrice Luisella Traversi Guerra.

Zingonia aveva la freschezza che cercavamo per noi e per la Robur, era un luogo proiettato nel futuro

“La prima volta che vidi  Zingonia – ha raccontato Guerra – avevo 21 anni. La mia famiglia aveva un albergo a Selvino, mentre mio marito abitava a Milano. Spesso passavamo da Zingonia e vedevamo il cartello con l’uomo che puntava il dito a terra e la scritta ‘Qui nasce la nuova città’ . Si trovava esattamente a metà tra Selvino e Milano e così decidemmo di informarci. Parlammo direttamente con Renzo Zingone, che ci promise di darci sia  il capannone per la nostra azienda che il terreno per costruire la nostra casa, con il vantaggio cheavremmo pagato solamente l’anno successivo. Io avevo un rapporto molto stretto con la mia famiglia, una famiglia nobile beneventana, e chiesi consiglio a mio nonno sul da farsi: anche lui ci consigliò di provare, e così decidemmo di trasferirci a Zingonia. Fummo la prima famiglia che non era coinvolta nel processo di costruzione ad insediarsi a Zingonia, un posto che aveva la freschezza che cercavamo, un luogo proiettato nel futuro.

Una volta arrivati a Zingonia costruimmo la nostra casa, con un progetto che fu pubblicato anche sul settimanale Grazia. Furono anni di duro lavoro ma pieni di soddisfazioni e le nostre radici erano ormai saldamente ancorate a questo territorio. Quando iniziò il periodo dei rapimenti e delle richieste di riscatto Zingone aveva molta paura che potesse succedere qualcosa ai suoi figli e una sera invitò me e mio marito in un ristorante alla moda di via Montenapoleone a Milano. Andammo senza avere idea di quello che ci avrebbe chiesto, pensavamo fosse una semplice cena tra amici. Invece al ristorante Zingone ci annunciò la sua volontà di andare in Costa Rica e ci chiese di seguirlo. Mio marito però rifiutò subito: noi avevamo qui  la nostra casa, la nostra famiglia e la nostra azienda e soprattutto avevamo capito che Zingonia aveva bisognodi persone che avessero la volontà di lavorare per far prosperare il territorio e di mettere qui le proprie radici.

“Mio marito non si sbagliava: oggi la Robur, la nostra azienda, è conosciuta in tutto il mondo”.

A distanza di tanti anni posso dire che mio marito non si sbagliava: oggi la Robur, la nostra azienda, è conosciuta in tutto il mondo”.

Ti è piaciuto l'articolo?
Categorie

Lascia un commento

×

Ciao!

Da oggi puoi scriverci anche su  whatsapp!

×