

La battaglia contro il Coronavirus a Ciserano si combatte anche grazie a volontari, aziende e cittadini. Una mobilitazione senza precedenti quella che sta avvenendo in queste settimane dove sembra che tutti, ma proprio tutti, vogliano fare qualcosa per aiutare il prossimo. Uniti si vince, e la comunità di Ciserano ha saputo fare rete in modo eccellente per fronteggiare la situazione emergenziale, come spiega il sindaco Caterina Vitali. “Dall’inizio dell’emergenza ci sono stati tanti cittadini che si sono resi disponibili come volontari per diverse mansioni. Sono soprattutto ragazzi giovani, sotto i trent’anni, che molto spesso non avevano mai fatto volontariato prima. Si stanno adoperando nel supportare me e la giunta nella consegna a domicilio dei pacchi alimentari, dei buoni spesa, dei tablet per gli studenti ma anche in altri compiti. Oggi ad esempio una decina di ragazzi ci hanno dato una mano ad imbustare le mascherine. A parte due volontari gli altri erano tutti under 30”
La battaglia contro il Coronavirus a Ciserano si combatte anche grazie ai volontari, aziende e cittadini.
Ma a Ciserano anche chi non fa il volontario ha fatto la sua parte. Sono tantissimi infatti i donatori che hanno contribuito per quanto loro possibile con generi alimentari o denaro ad aiutare le tante famiglie in difficoltà in questo momento così particolare. Le mascherine che sono state imbustate oggi, 22 aprile, ad esempio, sono state donate da Protezione Civile e Ats (2mila pezzi) e dalla Chiesa Cristiana Cinese in Italia (4mila pezzi) , mentre due negozianti del paese, Ol Fritarol e il Panificio Vitali, hanno donato le buste di plastica utilizzate per l’impacchettamento. “Abbiamo già fatto un primo giro di distribuzione di mascherine ai negozianti del paese, prima dell’obbligo di indossarle, che le hanno fornite ai loro clienti che non riuscivano a recuperarle – ha spiegato il sindaco Vitali – . Poi ne abbiamo data una a testa alle persone destinatarie dei pacchi alimentari e ora grazie a questa nuova donazione ne distribuiremo due a ciascuna famiglia ciseranese”. Durante l’epidemia da Coronavirus a Ciserano sono arrivate però, oltre alle mascherine, anche tante altre donazioni. Radiatori 2000 ha regalato al Comune 600 flaconi di disinfettante mani, distribuito a volontari, personale degli uffici, forze dell’ordine e famiglie in difficoltà economiche.
Atletica Ciserano ha donato tutti i viveri che aveva acquistato per lo svolgimento della 24 ore ciseranese, con i quali sono stati predisposti 50 pacchi alimentari per le famiglie. Un’analoga donazione, sempre di generi alimentari, è arrivata dalla Virtus Ciserano Bergamo, mentre il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca dona al comune 100 litri di latte alla settimana. Anche la sezione locale della Croce Bianca, già impegnata in prima linea nell’epidemia, ha voluto donare oltre 50 colombe, distribuite insieme ai 100 pacchi alimentari arrivati dall’associazione nazionale Alpini.
“Credo che il rinnovamento del mondo del volontariato possa trovare anche in stimoli come questi un’opportunità per il futuro”
Tante donazioni di beni ma anche di denaro: dalle urne poste nei negozi del paese sono stati finora raccolti 1800 euro, e tante donazioni sono arrivate anche sul conto corrente dedicato alla gestione dell’emergenza da Coronavirus a Ciserano. Privati cittadini, ma anche tante aziende, come Zeni Wash, Francesca Rottami, Cosma e Studio Vitali hanno voluto contribuire in questo modo. E anche le associazioni di “stranieri” hanno voluto fare la propria parte. Assosb2, l’associazione dei senegalesi bergamaschi e Ar-Rhama, l’associazione che ha sede nella moschea di Corso Europa, hanno donato denaro sia per l’acquisto di viveri che per il sostegno al Policlinico San Marco. Un bel gesto da parte delle due associazioni che già si erano adoperate per l’organizzazione della festa di Natale con i carabinieri a Zingonia.
“Credo che il rinnovamento del mondo del volontariato, che spesso è una necessità, possa trovare anche in stimoli come questi un’opportunità per il futuro – ha concluso il sindaco Vitali – Sicuramente questi ragazzi e tutte le persone che si sono impegnate a vario titolo potranno essere delle risorse preziose per la nostra comunità anche a emergenza finita.